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Google ADS
Analisi concorrenza e report delle aste

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Se stai promuovendo il tuo sito web tramite campagne Google Ads – o stai valutando di intraprendere questa strada – è fondamentale comprendere il funzionamento delle aste pubblicitarie e conoscere le metriche associate all’analisi dei competitor. Questi elementi sono infatti alla base di una strategia efficace, in grado di ottimizzare le performance delle campagne e garantire un miglior posizionamento rispetto alla concorrenza.

    Che cos’è un’asta in Google Ads?

    Ogni volta che un utente effettua una ricerca su Google contenente una delle parole chiave incluse nella tua campagna, viene attivata automaticamente un’asta da parte di Google Ads.

    Non si tratta di un’asta tradizionale, con partecipanti che rilanciano “a voce” o comunque in diretta, ma di un processo altamente automatizzato e istantaneo che stabilisce quali annunci verranno visualizzati e in quale posizione nella pagina dei risultati.

    Durante questo processo, ogni annuncio viene valutato sulla base di tre fattori principali:

    • Offerta massima: quanto sei disposto a pagare per ogni clic sul tuo annuncio.
    • Punteggio di qualità: quanto il tuo annuncio è pertinente per la query di ricerca e quanto è buona l’esperienza della tua pagina di destinazione. 
    • L’uso delle estensioni: se utilizzi estensioni annuncio (come link aggiuntivi o numeri di telefono), questi elementi possono migliorare il tuo ranking e dunque la posizione in cui viene mostrato l’annuncio. 

    Non sempre chi paga di più vince. La qualità conta almeno quasi quanto il budget. Se hai un annuncio più pertinente rispetto alla concorrenza, potresti battere gli altri con un’offerta inferiore.

    L’importanza dell’analisi dei competitor su Google Ads

    Sia che la tua campagna sia a CPC manuale, sia che sfrutti strategie di offerta più avanzate, l’analisi delle aste e dei competitor rimane fondamentale per monitorarne l’andamento e i risultati.

    Affidarsi infatti esclusivamente ai propri dati – come clic, impressioni o conversioni – non è sufficiente per valutare pienamente l’efficacia di una campagna Google Ads. È altrettanto fondamentale monitorare il comportamento dei competitor.

    L’analisi della concorrenza, infatti, non solo consente di individuare margini di miglioramento, ma aiuta anche a intercettare tempestivamente eventuali cambiamenti nel panorama competitivo, come un aumento dell’aggressività pubblicitaria da parte di altri inserzionisti. Queste “scalate” possono influenzare negativamente le performance delle campagne in corso e richiedere azioni correttive rapide per mantenere il proprio posizionamento e la visibilità online.

    Le metriche delle aste: strumenti per battere la concorrenza

    Il Report Informazioni Aste di Google Ads ti permette di vedere come i tuoi annunci si comportano e in quale posizione vengono visualizzati rispetto a quelli dei concorrenti nella rete di ricerca di Google. Ti fornisce diverse metriche che ti aiutano a capire dove puoi migliorare o dove già stai facendo meglio degli altri. Vediamo insieme le principali.

    1. Quota impressioni

    La quota impressioni ti dice quante volte il tuo annuncio è stato mostrato rispetto al numero totale di volte in cui avrebbe potuto essere visualizzato. Per esempio, se la tua quota è del 60%, significa che il tuo annuncio è apparso il 60% delle volte in cui era idoneo a farlo.

    Se la tua quota impressioni è bassa, due sono le cause più comuni:

    • Budget insufficiente: se il tuo budget giornaliero è troppo basso, il tuo annuncio non viene mostrato quanto potrebbe.
    • Ranking basso: se la qualità dell’annuncio o l’offerta non sono sufficienti, Google potrebbe preferire altri inserzionisti.

    Consiglio: se hai un budget disponibile limitato, punta a migliorare la qualità degli annunci. Google premia gli annunci pertinenti e potresti ottenere posizioni migliori senza aumentare la spesa.

    2. Tasso di sovrapposizione

    Il tasso di sovrapposizione ti indica quante volte un annuncio di un concorrente è stato mostrato insieme al tuo. Se un inserzionista ha un tasso di sovrapposizione del 70%, significa che per il 70% delle volte il suo annuncio appare contemporaneamente al tuo.

    A cosa serve? Ti aiuta a identificare chi sono i tuoi principali concorrenti per una determinata parola chiave. Quando lo scopri, puoi analizzare cosa fanno di diverso rispetto a te e vedere come puoi superarli, magari migliorando il testo dell’annuncio o l’offerta.

    3. Quota di superamento target

    La quota di superamento ti mostra quante volte il tuo annuncio ha ottenuto una posizione migliore rispetto a un concorrente. Se la tua quota di superamento è del 40% rispetto a un determinato concorrente, significa che il 40% delle volte hai battuto il suo annuncio nella posizione dell’asta.

    Questa metrica ti dà un’idea di chi sta dominando la scena e chi invece potresti superare con qualche aggiustamento. Se un concorrente ti supera spesso, prova a ottimizzare la qualità degli annunci e delle parole chiave.

    4. Tasso di posizionamento superiore

    Il tasso di posizionamento superiore mostra quante volte l’annuncio di un tuo competitor ha ottenuto una posizione migliore rispetto alla tua. Se ad esempio quota di superamento di un altro inserzionista è del 10%, significa che ha conquistato una posizione migliore del tuo 10 volte su 100 in cui entrambi gli annunci sono stati pubblicati contemporaneamente.

    Questo dato è fondamentale per capire se stai facendo abbastanza per competere con gli altri inserzionisti.

    5. Tasso in alto della pagina

    Questa metrica ti mostra quante volte il tuo annuncio è stato pubblicato nella parte superiore della pagina, ovvero sopra i risultati organici. È fondamentale, perché la maggior parte degli utenti clicca sugli annunci che si trovano subito in alto.

    Se il tuo tasso è basso, potresti rivedere le tue offerte o il punteggio di qualità. Essere in cima alla pagina fa una grande differenza, soprattutto quando si tratta di parole chiave ad alta competitività.

    6. Tasso in cima alla pagina

    Infine, il tasso in cima alla pagina (chiamato anche tasso parte superiore della pagina assoluta) misura quante volte il tuo annuncio è stato mostrato come primo in assoluto, cioè sopra tutti gli altri annunci a pagamento e i risultati organici.

    Questa è la posizione più ambita, ma anche la più costosa da mantenere. Se hai una quota impressioni elevata ma il tasso di parte superiore assoluta è basso, potresti voler aggiustare la tua offerta o lavorare ancora di più sulla qualità del tuo annuncio.

    Cosa fare quando le metriche non sono soddisfacenti?

    Se scopri che le tue metriche sono basse rispetto ai tuoi concorrenti, non disperare. Ci sono diverse azioni che puoi intraprendere per migliorare:

    • Aumenta il budget: se la tua quota impressioni è bassa a causa del budget, considera di aumentarlo. Ma fai attenzione a non spendere troppo su parole chiave poco performanti.
    • Ottimizza la qualità degli annunci: un punteggio di qualità più alto ti aiuta a ottenere posizioni migliori senza necessariamente spendere di più. Migliora la rilevanza dell’annuncio, lavora sulla pagina di destinazione e rendi il tuo testo più interessante.
    • Usa estensioni: le estensioni come link aggiuntivi, numeri di telefono e recensioni aiutano a rendere il tuo annuncio più visibile e più cliccabile.
    • Monitora la concorrenza: tieni d’occhio i tuoi principali concorrenti, soprattutto quelli con un tasso di sovrapposizione alto. Cerca di capire cosa fanno meglio e come puoi superarli.

    Quando affidarsi a un esperto?

    Se tutte queste metriche ti sembrano un po’ complicate da gestire, potrebbe essere utile affidarsi a un esperto di Google Ads. Le campagne pubblicitarie possono diventare complesse, soprattutto quando hai molte parole chiave e concorrenti agguerriti. Un professionista può aiutarti a ottimizzare il budget, migliorare il punteggio di qualità e ottenere migliori risultati nelle aste.Contattami per una strategia su misura per il tuo business!

    Come ottimizzare le informazioni ricavate dalla aste

    Le metriche delle aste di Google Ads sono strumenti essenziali per monitorare e migliorare le tue campagne. Se le usi nel modo giusto, puoi superare i tuoi competitor senza spendere una fortuna. Quindi, dai un’occhiata al tuo Report Informazioni Aste, analizza le tue metriche e inizia a fare quei piccoli miglioramenti che, nel tempo, possono fare la differenza.

     

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