Quando si decide di creare un nuovo sito web o un blog, uno dei passaggi fondamentali è la ricerca delle parole chiave. Lo stesso vale anche per chi possiede già un sito avviato: svolgere una keyword research può rivelarsi essenziale, sua per ottimizzare le pagine esistenti o per pianificare la creazione di nuovi contenuti.
Esistono numerosi strumenti – gratuiti e a pagamento – che permettono di svolgere questa attività. In questo articolo, però, l’attenzione sarà rivolta esclusivamente agli strumenti messi a disposizione da Google: risorse gratuite, facilmente accessibili e in grado di fornire indicazioni preziose per migliorare la visibilità online.
L'importanza della ricerca delle parole chiave
Ci sono molti motivi per cui dovresti effettuare una keyword research per un sito web o un blog:
- Per comprendere meglio cosa cercano gli utenti online: sapere quali termini e frasi utilizzano le persone permette di creare contenuti che rispondano esattamente alle loro domande ed esigenze.
- Per migliorare la visibilità sui motori di ricerca: ottimizzando i contenuti con parole chiave pertinenti, è possibile aumentare il posizionamento nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca, attirando così più traffico organico.
- Per aumentare le conversioni: una ricerca accurata delle parole chiave può portare alla creazione di contenuti che non solo attraggono visitatori, ma che li convertono anche in clienti o lead. Utilizzando parole chiave mirate si può raggiungere un pubblico che è già interessato ai prodotti o servizi offerti, aumentando così le probabilità di conversione.
- Per risparmiare tempo e risorse: soprattutto nel caso in cui si promuova il sito tramite campagne Google Ads o Microsoft Advertsing, la keyword reserch permettere di investire solo nelle parole chiave che possono portare risultati concreti.
- Per rimanere al passo con il mercato: la continua ricerca delle parole chiave permette di adattarsi rapidamente ai cambiamenti riguardanti il comportamento degli utenti o le tendenze di ricerca, mantenendo il contenuto rilevante e aggiornato.
Google Suggest
Il primo strumento da prendere in considerazione potrebbe sembrare, a una prima impressione, piuttosto semplice o scontato. In realtà, si rivela estremamente utile, soprattutto nelle fasi iniziali di creazine di un nuovo sito internet.
Si tratta di Google Suggest, il sistema di completamento automatico integrato nella barra di ricerca di Google.
Questo strumento si dimostra efficace sotto diversi aspetti: consente di individuare parole chiave a coda lunga, generare spunti per i titoli degli articoli, esplorare argomenti correlati e supportare la fase di brainstorming che accompagna lo sviluppo di un progetto online.
Usarlo, inoltre, è davvero semplice e soprattutto gratuito: avrai sicuramente notato che quando digiti una parola chiave sulla barra di ricerca, google ti mostra automaticamente una compilazione conclusiva della frase, prima che tu la porti a termine. Ecco, questi sono i suggerimenti di google suggest.
Ricordiamoci, però, che i risultati mostrati sono influenzati non solo dalla frequenza di ricerca e dalla rilevanza, ma anche dall’attualità dell’argomento, dalla lingua e dalla posizione geografica da cui viene effettuata la ricerca. Per esempio, se cerchiamo “ristoranti”, è molto probabile che fra i risultati suggeriti appaia la città da cui Google rileva che stiamo effettuando la ricerca. Questo perché Google adatta i suggerimenti in base alla nostra posizione geografica per offrire risultati più pertinenti e utili.
Per ottenere un risultato più oggettivo possibile e non influenzato dal nostro comportamento sul web, assicuriamoci inoltre di fare keyword research con Google Suggest accedendo da una finestra di navigazione in incognito su cui non abbiamo effettuato l’accesso all’account Google.
People Also Ask
Accanto a Google Suggest, vale la pena menzionare anche un altro strumento estremamente prezioso: il box “Le persone hanno chiesto anche”, conosciuto anche con il nome inglese People Also Ask (PAA).
Si tratta di una funzionalità presente nei risultati di ricerca di Google, che propone una serie di domande correlate alla query iniziale dell’utente. Ogni domanda è espandibile e accompagnata da una risposta sintetica; cliccando su di essa, viene visualizzata una spiegazione più articolata, insieme ad ulteriori domande pertinenti.
Questo strumento è particolarmente utile, al pari di Google Suggest, per comprendere il search intent e le domande più frequenti che gli utenti pongono in relazione a una determinata parola chiave.
Un aspetto interessante è che molte delle domande suggerite non contengono necessariamente la keyword esatta utilizzata nella ricerca. Google, infatti, è in grado di identificare argomenti correlati non solo dal punto di vista semantico, ma anche in base alla loro pertinenza concettuale.
Per chi è alla ricerca di nuove idee editoriali, il box PAA rappresenta una risorsa preziosa per individuare spunti di contenuto rilevanti e realmente utili per il proprio pubblico.
Google Trends
- Visualizzazione delle tendenze di ricerca: Questa funzione mostra le tendenze di ricerca giornaliere o in tempo reale. Sebbene possa sembrare un po’ generica, è comunque utile dare un’occhiata per ottenere un’idea generale delle tematiche popolari del momento.
- Analisi del trends rispetto a una parola chiave o argomento: Questa è la funzione più utile. Inserendo una parola chiave, è possibile visualizzare diverse informazioni, come:
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- Andamento nel tempo: Permette di avere un’idea dell’interesse su un determinato tema e di conoscere le sua fluttuazione nel tempo. Molto utile per decidere se e quando puntare su determinati contenuti.
- Argomenti correlati: mostra quegli argomenti che sono stati ricercati dagli utenti insieme al termine inserito. E’ molto utile per avere un’idea su come gli utenti cercano quella determinata parola chiave.
- Query associate: segnala quali parole hanno digitato gli utenti per effettuare la ricerca
- Interesse per sottoregione: sicuramente utile in caso si stia pensando di effettuare una content strategy territoriale. Mostra in quale località il termine ha registrato il maggiore numero di ricerche durante il periodo di tempo specificato.
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Google Keyword Planner di Google Ads
Google Keyword Planner è uno strumento estremamente utile nell’ambito della ricerca delle parole chiave. Sebbene sia stato concepito principalmente per supportare la creazione di campagne pubblicitarie su Google Ads, si rivela efficace anche per chi desidera svolgere un’analisi organica delle keyword, senza necessariamente investire in pubblicità a pagamento.
Ciò che molti non sanno è che questo strumento è completamente gratuito e accessibile a chiunque, indipendentemente dall’effettivo utilizzo di Google Ads per scopi promozionali.
Per iniziare a utilizzarlo è sufficiente disporre di un account Google e completare la registrazione sulla piattaforma Google Ads. Da lì, sarà possibile accedere a dati preziosi sul volume di ricerca, la concorrenza e le tendenze legate alle parole chiave d’interesse.
Ci sono due opzioni disponibili sul keyword planner di Google:
- Individua nuove parole chiave: Inserendo un termine, una frase o URL, lo strumento mostra quelle che sono parole chiave correlate.
- Ottieni volumi di ricerca e previsioni: Questa opzione è da utilizzare se si ha già una lista di keyword e si vuole vedere quanto effettivamente può essere utile creare dei contenuti su questi argomenti, infatti mostra i volumi di ricerca nel tempo e la media mensile per le keyword inserite.
AI di Google: Gemini
Pur non essendo uno strumento di keyword research in senso stretto, vale la pena considerare anche l’intelligenza artificiale generativa – come ad esempio Gemini – per arricchire e completare il lavoro di ricerca di parole chiave.
Nel contesto di questo articolo ci si concentra sugli strumenti offerti da Google, ma è importante sottolineare che l’uso dell’AI non è limitato a una sola piattaforma: soluzioni come ChatGPT, Gemini e altri strumenti basati su intelligenza artificiale possono offrire spunti preziosi.
L’intelligenza artificiale, infatti, può essere impiegata per generare idee relative alle parole chiave da utilizzare, ma soprattutto per individuare le possibili domande che gli utenti potrebbero porsi durante le loro ricerche online. Queste domande rappresentano un ottimo punto di partenza per individuare keyword a coda lunga e sviluppare contenuti mirati.
Naturalmente, va tenuto presente che questi suggerimenti non sono accompagnati da dati certi come il volume di ricerca o il livello di concorrenza. Tuttavia, possono costituire una base utile da integrare e verificare attraverso strumenti più specifici.
Come abbiamo visto, esistono numerosi strumenti utili per la keyword research, ognuno con le proprie caratteristiche, funzionalità e punti di forza. Alcuni sono ideali per una prima fase di brainstorming, altri offrono dati precisi su volumi di ricerca e concorrenza. In molti casi, l’approccio più efficace è quello di combinare più strumenti, così da ottenere una visione completa e articolata delle parole chiave su cui lavorare.
In ogni caso, la ricerca delle parole chiave è essenziale in ogni strategia SEO: è il punto di partenza per migliorare il posizionamento di un sito web e intercettare le reali esigenze degli utenti. Proprio per questo motivo, è fondamentale affrontarla con attenzione e metodo.
Se hai bisogno del supporto di un esperto in posizionamento dei siti web e strategie SEO, non esitare a contattarmi.

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